Chi sei e cosa fai?
Sono Angelo Nudo e mi occupo come imprenditore di una società agricola che opera nel settore lattiero caseario.

Come vi siete conosciuti con il presidente Diodato De Maio e come è nata la collaborazione con la Fondazione?
Diodato l’ho conosciuto nel ristorante che seguivo come direttore ed è nata una simpatia data dal suo silenzio e dalla sua modestia. La nascita della fondazione l’ho respirata dalle prime idee di Diodato

Cosa ti ha spinto a prendere parte al progetto?
La semplice garanzia della presenza dell’operato di Diodato

Cosa ti aspetti da questa collaborazione?
Cose belle e l’arte di far succedere iniziative a grande valore per la nostra terra interna

In che modo credi che la Fondazione e in generale l’arte possano aiutare il territorio?
L’arte è l’unico mezzo incondizionato che permette l’espressione di creatività sensibilità. Questo è un territorio che ha bisogno di iniziative capaci di far ragionare e far riflettere oltre le logiche della cronaca.

C’è un’opera/un’artista che ti ha ispirato particolarmente nel corso della tua vita e a cui sei particolarmente legato?
Sono Particolarmente legato a Renato Guttuso. Per vivacità per colori e per appartenenza. Mi sento molto affascinato dalla raffinatezza mentale dei meridionali.