Mostra temporanea delle opere Martirio di Sant’Orsola di F. Vitale e San Sebastiano e le pie donne di L. Giordano presso il Museo Diocesano di Nola 16 – 28 maggio 2024. Evento all’ interno del Maggio dei Monumenti e della Cultura.

L’ idea di esporre nel Museo diocesano di Nola due opere seicentesche raffiguranti il Martirio di Sant’Orsola di Filippo Vitale e San Sebastiano e le pie donne di L. Giordano nasce dalla volontà di stimolare un rinnovato interesse verso la pittura napoletana del Seicento e verso quei pittori che, operando nello stesso periodo del Vitale e del Giordano, hanno lasciato significative tracce nella Diocesi di Nola.
Nello specifico i due dipinti in esposizione temporanea (Il martirio di Sant’Orsola di Filippo Vitale e San Sebastiano e le pie donne di Luca Giordano, dalla collezione della Fondazione De Chiara De Maio) focalizzano l’attenzione sull’intensa attività artistica a Napoli nei decenni successivi alla doppia permanenza di Caravaggio in città. Opere che, per quanto distanti una quarantina d’anni da quanto dipingeva il Merisi nella città vicereale, risentono ancora del suo stile (senza cedere mai alla semplice imitazione).
Sono databili rispettivamente alla fine del quinto e all’inizio del sesto decennio del Seicento. La prima rappresenta una testimonianza matura della pittura di Filippo Vitale, il più importante capo bottega della città in quel periodo, il cui soggetto richiama l’ultimo dipinto di Caravaggio; la seconda è un’esperienza giovanile di Luca Giordano, sulla scia del suo maestro Jusepe de Ribera ma con chiare evocazioni caravaggesche. Le due opere sono tra loro, sul piano formale e principalmente per il dosaggio di luce, profondamente diverse ma conservano analogie riscontrabili nelle profondità dei caratteri dei personaggi, principalmente Attila nel dipinto di Vitale e Irene nel dipinto di Giordano