“Visti da vicino. Le donne del Filangieri”

Esposizione temporanea: Mosè salvato dalle acque
Autore: Antiveduto Gramatica.
Evento precedente la costituzione della Fondazione De Chiara De Maio.
Collezione privata.
In prestito temporaneo al Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli dal 16-09-2019 al 15-12-2019

Il dipinto di Antiveduto Gramatica, Mosè salvato dalle acque, 1620 circa, olio su tela, 142×208,5 cm., collezione privata, è stato in prestito temporaneo al Museo Civico Gaetano Filangieri (Sala Agata) dal 16 settembre 2019 al 15 dicembre 2019.

“Punto centrale della tela è la sezione attorno alla perla sul petto della figlia del faraone, identità immediatamente riconoscibile con la preziosa veste e la corona. E’ la prima figura che colpisce l’attenzione, perché centrale, più vicina all’osservatore, maggiormente tridimensionale, abbigliata sontuosamente. I dettagli dell’abito invitano a una prolungata sosta visiva. La delicatezza apparentemente inespressiva del volto, con la bocca chiusa e gli occhi socchiusi, sembra sottintendere un gesto elegante di compassione, la forza di un istinto materno che, in quanto sentimento precede la razionale contestazione che il bambino è figlio di ebrei. Nell’antico Oriente le donne dell’alto rango avevano l’abitudine di fare allattare i propri figli da nutrici, più o meno fino ai tre anni. In questo caso il bambino non è suo figlio ma lo sento come tale, la nutrice non è egiziana ma ebrea e casualmente coincide proprio con la madre.

 

Il capo piegato, cosi come leggermente la schiena, tracciano una linea che è simile per inclinazione a quella che in direzione opposta segue l’andamento della schiena della donna che regge a sinistra la cesta con il piccolo Mosè. In questi triangolo isoscele, il momento preciso descritto nell’Esodo vide il cestello fra i giunchi e mandò  la sua schiava a prenderlo. L’aprì  e vide il bambino.”

Vincenzo De Luca